La nuova direttiva sull’efficienza energetica nell’edilizia, pubblicata il 18 giugno 2018 sulla Gazzetta Ufficiale che modifica la direttiva 2010/91/UE e la 2012/27/UE, dovrà essere recepita dagli Stati europei entro marzo 2020.
La Direttiva spinge gli Stati membri a fissare ambiziosi obiettivi per ridurre le emissioni di gas effetto serra entro il 2030 di almeno il 40% e di aumentare le quote di consumo da fonti rinnovabili, per migliorare la sicurezza energetica rendendo l’Europa meno dipendente degli approvvigionamenti degli altri paesi. Il mondo dell’edilizia, dalle nuove costruzioni alla ristrutturazione, dagli impianti tecnici a quelli di climatizzazione, dalla manutenzione ai controlli degli ambienti domestici e quelli industriali e terziari, è quindi chiamato a mettere in atto le opportune iniziative e attività.
Un ruolo importante e determinante viene dato al consumatore, il quale deve contribuire a ridurre i consumi energetici; insomma si pensa all’
edificio che produce emissioni uguale a zero. Per raggiungere obiettivi così ambiziosi stanno diventando sempre più necessari i sistemi di automazione e di controllo e come dice la direttiva: “Adottare delle metodologie di calcolo dell’apparato, verificare il consumo energetico, aggiornare gli attestati di prestazione energetica, provvedendo alla definizione e all’applicazione coerente di tutti i parametri di calcolo necessari sia per le certificazioni che per i requisiti minimi di prestazione energetica.”
Si parla di fonti energetiche alternative per le quali è indispensabile realizzare le infrastrutture necessarie. Si sostengono inoltre “le soluzioni di tipo naturali quali una vegetazione stradale ben progettata, di tetti verdi e di muri ed edifici NZEB che garantiscono isolamento ombreggiamento agli edifici“ e “supportare e aumentare la digitalizzazione per creare edifici NZEB energia quasi zero”.
Attualmente gli edifici NZEB devono raggiungere indici di prestazione termica utile per il riscaldamento e raffrescamento EPH,nd e EPC,nd e di efficienza media stagionale degli impianti di riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria e raffrescamento hh, hw, hac.
Un Osservatorio nazionale degli edifici energia quasi zero è stato progettato e curato dall’Unità Efficienza energetica di ENEA, per fornire, a progettisti e decisori, statistiche e buone pratiche di tecnologie e procedure che hanno già consentito di realizzare lo standard NZEB (Edifici a Energia quasi zero).