Giancarlo Giorgetti, Ministro dello sviluppo economico, interviene durante il COP26.
“ Dobbiamo affrontare la transizione ecologica con un approccio tecnologicamente neutrale: decarbonizzazione non può diventare sinonimo di elettrico. Così facciamo diventare ideologico un percorso che invece deve essere razionale“,
e ancora:
“Tutti vogliamo combattere l’inquinamento, vivere in un mondo più sano e compatibile con l’ambiente – dice il ministro – e per questo non possiamo bocciare altre strade in modo pregiudiziale”.
E’ necessario “proseguire ricerca e studio su altri combustibili non fossili, sui quali le nostre imprese stanno facendo investimenti importanti: non possono essere esclusi a priori”.
“Non cadiamo in trappole ideologiche: non serve all’ambiente, alle nostre industrie e ai consumatori“.
Anche se il Ministro si riferiva in modo particolare al settore dell’automotive, il tema di trovare fonti energetiche alternative è fondamentale per il settore del riscaldamento, insieme ad altri fattori: diverse tipologie di impianti con generatori termici differenti; calcolo del fabbisogno; orario di riscaldamento; analisi del parco installato e accettazione dell’utenza; integrazione del fattore energetico, ecologico ed economico; analisi delle differenti zone climatiche; valutazione e formazione per la scelta del prodotto e degli incentivi adeguati per evitare di usarli solo per ottenere il beneficio economico.
Il settore del riscaldamento è complesso; ci sono diverse tipologie di edifici; diverse sono le condizioni d’uso, del clima e dei consumi.
L’Italia è molto avanti tecnologicamente, ma è necessario trovare le condizioni per una tecnologia neutrale che integri Sostenibilità, Ecologia, Economia.
Il 18 Novembre 2021 Anima/Assotermica ha presentato uno studio, affidato alla Università di Pisa, per raccogliere una serie di dati da analizzare per fare le scelte più adeguate per gestire la transizione ecologica e raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza.
Mariagiovanna Rigamonti